7 cose da sapere prima di progettare le scale

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SCALE IN VETRO, NORD SCALE NORD SCALE 계단
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Di scale e delle cose che è necessario sapere per poterle progettare ci occuperemo in questo Libro delle Idee. E quindi vedremo insieme alcune delle caratteristiche tecniche fondamentali che sarà bene conoscere qualora si stia pensando di progettare delle scale nuove per la propria casa.

Un aspetto molto importante, come vedremo, è quello rappresentato dai rapporti che determinano la giusta inclinazione di una scala. Vedremo come la cosiddetta formula di Blondel aiuti a determinarne la correttezza. Ciò che è importante è ricordare che una scala deve essere pratica, accessibile e comoda da usare.

Perché la sua funzione primaria è quella di collegare piani diversi della casa. E il collegamento deve essere il più fluido e sicuro possibile. E vedremo come sia possibile evitare di progettare scale troppo ripide, di difficile accesso e fruizione. Un altro aspetto molto importante in sede di progettazione è quello delle normative che stabiliscono misure minime e massime e quindi la regolarità delle scale progettate: conoscerle è il passo preliminare che permetterà l'elaborazione di un progetto valido e attuabile.

1. Elementi delle scale: rampe, pianerottoli e ringhiere

La rampa è rappresentata dalla serie di gradini che si sviluppa tra due pianerottoli. La larghezza della rampa deve essere per le abitazioni come minimo di 1,05 m, mentre il numero di gradini può variare a seconda del dislivello. Normalmente ogni 9-10 gradini dovrà essere previsto un pianerottolo che abbia profondità maggiore o uguale a quella della larghezza della rampa stessa.

Il pianerottolo, invece, è quello spazio posto alle estremità delle rampe. Si definisce regettone o trave di bordo quella parte del pianerottolo che serve per l'incastro delle rampe. Su queste si appoggiano ringhiere, balaustre e parapetti. Gli elementi di sostegno dovranno essere posti a non più di 10 cm uno dall'altro.

L’altezza minima delle ringhiere, delle balaustre e dei parapetti deve essere di 100 cm per l’uso cosiddetto principale” e di 90 cm per quello ’secondario”. Quando presente anche il corrimano dovrà essere posto a queste stesse altezze.

2. La formula di Blondel per trovare la giusta inclinazione

Nella fase di progettazione e disegno delle scale bisognerà tenere in attenta considerazione la formula che permette di determinare i giusti rapporti tra alzate e pedate dei gradini, in grado di dare vita a una giusta inclinazione delle scala.

Questa formula è stata codificata nel 1675 dall'ingegnere, architetto e matematico francese Nicolas François Blondel, nel suo Cours d'architecture, che raccoglieva gli insegnamenti impartiti nell'Accademia Reale di Architettura fondata nel 1671 da Luigi XIV su ispirazione del suo ministro Jean-Baptiste Colbert. 

La formula Blondel prevede che il rapporto ideale tra due alzate e una pedata sia uguale a 62-64 cm, e quindi 2A + P= 62-64 cm. Il rispetto di questo rapporto permetterà di dare vita a scale comode e facilmente accessibili, che peraltro rispettano anche le disposizioni di legge in tema di barriere architettoniche.

3. Elementi delle scale: i gradini

I gradini sono gli elementi orizzontali di appoggio che permettono la salita e la discesa della scala. Elementi fondamentali di una scala, sono capaci di determinarne funzionalità e praticità d'uso, accessibilità e comodità. Le loro misure, quindi, sono di fondamentale importanza. 

È consigliabile che la profondità sia di 23-30 cm per la pedata, e cioè per la sezione orizzontale del gradino. Per quanto riguarda l'alzata invece, e cioè la sezione verticale del gradino, l'altezza consigliabile è di 16-20 cm. Queste misure, come detto, dovranno rispettare il rapporto codificato dalla formula di Blondel, capace di determinare la pendenza della rampa di scale.

Se ci si allontana dal rapporto 2A + P= 62-64 cm si rischia di creare una scala difficile da salire, scomoda e pericolosa. In generale, quindi, sarà meglio prevedere un numero di gradini maggiore piuttosto che delle alzate eccessive, che renderebbero la scala troppo ripida e difficile da salire.

In termini di praticità e sicurezza, dei gradini che presentino un profilo anteriore arrotondato contribuiscono a favorire l'accessibilità e la funzionalità della scala.

5. Tipologie di scale: scale a giorno lineari o ad angolo

Le cosiddette scale a giorno hanno una struttura portante inclinata che costituisce il piano di appoggio di gradini, con rampe lineari, come ad esempio quella che vediamo nella proposta di Nord Scale. Le scale a giorno possono anche essere anche ad angolo, quando l'altezza tra i piani da collegare non supera i 3 m.

L'angolo può essere ottenuto in diversi modi, per esempio attraverso l'interposizione di un pianerottolo e il conseguente cambio di direzione delle rampe, o ancora attraverso l'interposizione tra le rampe di 2 o 3 gradini disposti a ventaglio a collegare lo sviluppo delle rampe nelle mutate direzioni

Nel caso di una scala a giorno lineare, il calcolo dello spazio a terra per il suo inserimento è molto semplice: questo, infatti corrisponde, alla larghezza. 

6. Interventi: i permessi

Nel caso si debba installare una scala in un ambiente che non la prevedeva nel progetto originale, sarà necessario chiedere innanzitutto il preventivo parere tecnico di un professionista autorizzato. Si potrebbe infatti rendere necessario un intervento di rinforzo della soletta. Altrimenti sarà necessario individuare una scala dalla portata ridotta.

In ogni caso, una volta valutata la situazione e individuata la soluzione praticabile, sarà necessario presentare le richieste di autorizzazione. La cosiddetta D.I.A., ovvero la Denuncia di Inizio Attività, da presentare al proprio Comune, è ancora oggi richiesta nonostante le modifiche delle normative intervenute nel tempo.

Il Testo Unico dell'edilizia contenuto nel DPR 380/01 del 2001 prevedeva infatti la Denuncia di Inizio Attività. Gli articoli 22 e 23 ne definivano ambiti di intervento e procedure. Seppur formalmente sostituita con la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (la cosiddetta S.C.I.A., prevista dalla Legge n. 122 del 2010), la D.I.A. rimane l'autorizzazione richiesta da molti Comuni per poter procedere con l'installazione delle scale.

7. Conoscere le normative

La normativa che riguarda le norme di sicurezza da seguire nella costruzione di scale, sia per le abitazioni private che per gli edifici pubblici, si ritrova nel Decreto ministeriale n. 264 del 16-05-1987. Al punto 2.4, riservato alle Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione, si trovano alcuni dei parametri che dovranno essere rispettati nella fase di progettazione.

Vediamo alcuni degli aspetti principali. La normativa permette, per un edificio che abbia una superficie sino a 400 mq, una sola scala, con la possibilità di una scala aggiuntiva ogni 350 mq in più. L’apertura delle porte di accesso alla scala dovrà essere disposta in modo che la larghezza del pianerottolo non sia ridotta al di sotto della larghezza della scala stessa. 

I pianerottoli e le rampe di scale dovranno avere strutture portanti in cemento armato o in materiali che abbiano un comportamento equivalente rispetto all’urto e al fuoco. Il marmo, per esempio, potrà essere utilizzato solo come rivestimento. Lo spessore delle pareti dei cosiddetti gabbia scala dovrà essere di almeno 38 cm nel caso di strutture in muratura, e di 20 cm nel caso di strutture in cemento armato. 

Per quanto riguarda il vano scala, la normativa prevede la presenza di una superficie netta di aerazione permanente in sommità che non sia inferiore a 1 mq. Il vano scala, poi, dovrà presentare un corrimano di altezza pari a 80 cm. Lo spessore minimo della soletta della scala in cemento armato dovrà essere di 11 cm per le strutture di civile abitazione.

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